Metodo e aree di competenza
" Quando un problema è troppo grande... fallo a pezzi !"

Erikson.

Metodo

Per sapere se sono la terapeuta e la persona che stai cercando ti do qualche indicazione su ciò che offro.

Puoi contattarmi anche per una singola consulenza tenendo presente che questa può orientarti o essere l’ inizio di una scelta reciproca.

I primi incontri di un percorso sono conoscitivi, i successivi direzionati al cambiamento o al supporto.

Potrebbe effettivamente essere indicato intraprendere un breve percorso di sostegno psicologico, è difficile prevederne la durata questo potrebbe prevedere ad esempio 10 incontri di circa un ora ciascuno.

Indicate nel disegno ci sono alcune delle aree di mia competenza, se non riesci a collocarti in nessuna di queste, comunque possiamo parlarne insieme, inquadrando più chiaramente la situazione, posso anche indirizzarti dal professionista o servizio più adeguato.

Non è insolito non sapere esattamente dove stia il motivo della propria sofferenza, o essere confusi a riguardo.

In alcuni casi, potrebbe essere opportuno iniziare un percorso di psicoterapia con un numero di incontri superiore, il mio metodo è cognitivocomportamentale.

Questo metodo è considerato il più adeguato per diversi tipi di problemi tra cui ansia, panico, depressione, secondo le linee guida adottate dall’ ente Nice (National Institute for Health and Care Excellence) che si occupa di valutare l’efficacia dei trattamenti nella pratica clinica

Questo è fondato sull’ esistenza un rapporto tra pensiero, emozioni e comportamenti, anche se non sempre è cosciente, ed esiste una variabilità soggettiva nei modi in cui funziona la nostra mente. Una delle vie del cambiamento è modificare la veridicità dei nostri pensieri.

Ciò che è importante ricordare è che il lavoro che viene fatto insieme può aumentare il tuo benessere incrementando autodeterminazione e autonomia, migliorando la capacità di gestire con efficacia l’ambiente in cui vivi, costruendo relazioni soddisfacenti con gli altri.

Procrastinare per quanto sia normale l’incertezza, per la mia esperienza sia umana che professionale, potrebbe significare non darsi la possibilità di crescere ed evolvere , ricercare nuovi obbiettivi o scoprire un nuovo atteggiamento di auto-accettazione.

Chiedere aiuto è un’abilità fondamentale che impariamo da bambini e riconoscere quando farlo e a chi chiedere fa la differenza. La diffidenza verso gli estranei è legittima e anche questo ce lo insegnano quando siamo bambini, per questo tra i miei valori adotto quello della trasparenza nel mostrare la mia storia professionale che potete leggere qui e nella sincerità con cui ammetto che questa non sia una garanzia e che ogni rapporto di fiducia e crescita va costruito insieme.

Conosco molte persone che avrebbero bisogno di un supporto che non chiedono aiuto e questo non le rende meno “malate”, ma solamente incapaci di prendersi cura di se stesse.